PROBLEMATICHE DEL PIEDE E DELLA CAVIGLIA

  • Fino ai 10 anni circa, quindi prima dello sviluppo, i piedi dei bambini hanno molta adattabilità ma non ancora una costruzione degli archi, cioè l'insieme delle curve del piede, completamente formata e stabile;
  • se escludiamo le patologie presenti alla nascita, quindi congenite o che si svilupperanno su questa base e di competenza del pediatra, possiamo dire che le condizioni del piede del bambino/adolescente sono di natura compensativa di qualche disarmonia superiore, detta catena discendente.
  • La caviglia è l'articolazione tra le due ossa della gamba, tibia e perone, ed il primo osso del piede detto astragalo; le due ossa tibia e perone sono tenute insieme da legamenti che danno la stabilità alla caviglia stessa, insieme ai legamenti con le ossa del piede; questa articolazione risente estremamente degli sbilanciamenti al di sopra e al di sotto di esse; l'unica condizione personale che la destabilizza è la lassità legamentosa.
  • Viste queste premesse il genitore è chiamato a:
  • 1. tenere sotto controllo l'evoluzione dei piedi del figlio, per evidenziare sul nascere una eventuale anomalia;
    2. al cambio di stagione,se le scarpe non vanno più bene perché il piede è cresciuto, bisogna approfittare per notare, al di la della moda, la predilezione del ragazzo per il plantare più basso o alto, per la calzata anteriore più larga e comoda o più stretta e contenitiva, per il tacco più o meno alto, la calzata destra diversa dalla sinistra ecc;
    3. anche la tomaia delle scarpe può evidenziare un'anomalia posturale del piede: si possono notare delle pieghe di torsione e di flessione più accentuate del normale o diverse tra destra e sinistra; i tacchi e le suole possono mostrare dove viene prevalentemente posto il carico e se esiste una condizione di simmetria;
    4. il genitore può osservare se la camminata si altera:
    - non carica di punta come se avesse le ciaspole o le pinne segno che c'è, in mancanza di una patologia specifica a livello articolare, una non proporzione tra lunghezza del piede ed altezza del soggetto; questa situazione si regola con la crescita ma in questo momento il giovane si muove goffamente, non riesce a scattare come i suoi compagni, fatica a gestire i rapidi cambi di direzione... nei giochi di squadra è in difficoltà (è una frana); consideriamolo un piccolo cigno che, come nella fiaba, si trasformerà da brutto anatroccolo in un magnifico cigno;
    - non carica con l'avampiede anticipando il sollevamento del tallone ottenendo una camminata salterina: molto spesso si tratta di una condizione di brevità del muscolo/tendine del polpaccio o di una eccessiva forza nella catena muscolare posteriore della gamba;
    - altera la fluidità del passo o si inciampa spesso perdendo o meno l'equilibrio: normalmente ha la testa per aria e quindi la sua distrazione lo porta a rallentare la sequenza di qualche fase del passo, pur non sussistendo problemi neurologici;
    - il piede o i piedi vengono posti a terra in posizione troppo ruotata all'esterno o all'interno, entrambi nello stesso senso o no: escludendo un'anomalia importante dell'arco longitudinale del piede o dell'articolazione al di sotto della caviglia, il problema è spesso da ricercare nel compenso che il piede mette in atto per bilanciare un problema di ginocchio, di anca o di bacino e lombari;
    - la stabilizzazione della caviglia funziona male e, a parte le distrazioni, il giovane prende frequenti storte.

    COSA FARE

  • Verificare che l'atteggiamento sia presente anche nel contesto extrafamiliare quindi a scuola e nello sport;
  • consultare sempre, anche telefonicamente, il pediatra se si hanno dei dubbi: non fidatevi solo dei consigli del vicino di casa...può servire come dato, ma suo figlio non è uguale al vostro;
  • cercare di proporre ai figli delle attività bilaterali come lo sci da fondo tecnica classica, il pattinaggio su ghiaccio o roller; sui pedali della bicicletta si possono mettere i puntali aperti a conchiglia, che mantengono impostato il piede senza bloccarlo; escludendo il nuoto a rana, nello stile libero e nel dorso la battitura delle gambe ha un'ottima impostazione e facilita la buona postura del piede;
  • far indossare calzature che contengano bene la caviglia;
  • la fisioterapia e lo sport propongono:
  • 1. gli esercizi propriocettivi,
    2. gli esercizi di equilibrio e coordinazione,
    3. gli esercizi di potenziamento delle caviglie sulla gommapiuma e sulle pedane oscillanti,
    4. la fangoterapia,
    5. il massaggio connettivale ed in particolare la tecnica di siderazione di Ciriax,

  • l'intervento medico propone anche la prescrizione di terapie naturali:
  • 1. la mesoterapia con prodotti omeopatici urticanti,
    2. l'omeopatia,
    3. la fitoterapia.

    Torna in cima